Nomas* Projects / Art, Dundee

nomasprojects@gmail.com


Mar, 2018

Art Can Swim

Blub is an anonymous street artist working in Florence Italy who has kindly agreed to show their work at Nomas* Projects. The artist supplied the interview extracts below.

Artist's Statement drawn from Q&A Interviews (Italian and English)

** Blub! Domande e risposte**

(Interviste rilasciate nel 2017 a Repubblica, Newsly.it, Magazine.it, etc)

Parlaci del progetto "L'arte sa nuotare".

Tutto è nato nella tarda estate 2013 in Spagna a Cadaques, per caso, accogliendo una richiesta di una famiglia

del posto. Dipinsi in uno sportello della loro recinzione esterna l'immagine di un bambino riccioluto con la maschera da sub

ispirandomi al loro figlio.

Rientrato a Firenze, per gioco, ho mascherato la Gioconda, poi la Dama con l'ermellino, infine Leonardo da Vinci.

La mia prima triade di opere.

Su stimolo di amici, scansionai le opere ed una notte, in loro compagnia, per la prima volta, le attaccai

negli sportelli esterni nel quartiere di San Niccolò a Firenze, il quartiere degli artisti. Era il 5 novembre 2013

nella nostra semplicità era un modo per ricordare l'alluvione ed il salvataggio di Firenze e delle sue opere

dalle acque che avevano sommerso la città. "L'arte non affoga" divenne quel giorno "L'arte sa nuotare".

Stai "operando" in tutta Italia?

Si, l'ambizione è quella di visitare tante città in molte regioni.

Firenze il mio teatro naturale poi Cadaques Londra, Bruxelles Roma Sansepolcro Foggia Lucca Pisa Pontremoli Alghero Rimini Arezzo Monteriggioni, San Gimignano

Street Art, quella vera, quella di abbellire davvero le città, di diffondere un messaggio ma anche la cultura, facendo cenno ad opere famosi e personaggi di rilievo. Cosa ne pensi delle sanzioni previste dalla legge? E, soprattutto, possiamo distinguere la vera arte (la tua) da quella dell'imbrattare i muri con scritte molto spesso incomprensibili?

Il confine tra writers e streetart, cos come quello tra centro e periferia della città, è spesso soggettivo.

Personalmente fin dall'inizio ho scelto gli sportelli, uso colla totalmente vegetale, prediligo sportelli messi male

imbrattati e realizzo coperture di misura precisa.

Fa piacere vedere che spesso ora opere di altri artisti non piu sui muri ma su altri fondi.

Credo che l'esperiena di Firenze dimostri che è possibile creare un dialogo tra istituzioni ed artisti

la creazione di un regolamento sulla streetart dedicato

Quando hai iniziato ad abbellire la città di Foggia?

In occasione di un viaggio in Puglia a fine ottobre 201 , ho accompagnato un caro amico a Foggia ed ho approfittato dell'occasione per affiggere una dozzina di pezzi, tutti in zona Cattedrale. Un secondo passaggio a fine gennaio.

Una sera, uscendo da una pizzeria con un gruppo di amici, ho notato il tuo Freddy Mercury; i giorni successi ho notato altre delle tue opere: Dante Alighieri e poi il noto cantautore belga Stromae. Ho capito così che ne avrei trovato altre, ed è partita una vera caccia al tesoro per gli angoli della città. La tua arte mi ha spinto così a guardare lì dove non avrei mai guardato prima d'ora: vicoletti, stradine, angoli bassi e angoli alti. Punti in cui transitiamo ogni giorno, nell'incessante caos della vita, senza mai farci caso. E' forse questo uno degli scopi del tuo progetto? Lasciarci il tempo di soffermarci e guardare dove non avremmo mai guardato?

I centri storici italiani sono bellissimi, il decoro urbano raffora il senso d'identità delle comunità. Dare un esempio, strappare un sorriso, suscitare la domanda: ma chi è questa dama, chi l'ha dipinta, un modo per stimolare divertendo.

Quadri, cantanti, attori. Cos'altro dovremmo aspettarci per le vie della città?

Omaggi alle grandi icone del passato, personaggi che hanno fatto la storia, in positivo, copie dei quadri più suggestivi,

Quando hai cominciato a fare street art a Firenze?

When did you start doing street art in Florence?

Ho iniziato "per caso" fine del 2013 a Cadaquès, in Spagna, mentre mi trovavo in vacanza e senza pensare certo a cosa sarebbe avvenuto in seguito.

Dopo quanto tempo le persone hanno iniziato a notare la tua arte e hanno notato te come artista?

After how long did people start noticing your art and noticing you as an artist?

Da subito, non me lo aspettavo un riconoscimento così immediato, dopo il primo attacco in strada a Firenze mi hanno cercato, sia giornalisti che sui social, e pensare che non avevo neanche facebook o instagram..l' ho aperto poco dopo spinto da amici, sono un tipo molto riservato e non mi piace stare sotto i riflettori.

Perche' hai cominciato?

Why did you start?

In realtà non ho mai pensato di fare street art, come ti dicevo, ero in vacanza e degli amici mi hanno chiesto di dipingere lo sportello della luce che avevano proprio di fronte casa, perché è comune a Cadaquès ( paese di Dalì) che gli artisti locali ci dipingano soggetti marini.

Non mi andava di dipingere la classica marina, e non avevo idea di cosa fare.

Senza starci a pensare troppo, mi è venuta l'idea di dipingere il bambino dei miei amici che ti guarda attraverso una maschera da sub. Ed ecco il primo Blub!

L'idea è piaciuta ai miei amici di Firenze e mi hanno spinto a continuare a fare lo stesso anche qui. Ma per Firenze ho pensato di usare immagini che avessero un senso per la città, quindi fare soggetti rinascimentali con la maschera mi divertiva…da lì è nato il progetto L' arte Sa Nuotare.

Ci tengo a dirti che non avevo programmato niente, tutto è avvenuto in un continuo flusso quasi indipendentemente dal mio volere. Come se questo Blub volesse nascere per conto suo attraverso me.

Cosa cerchi di rappresentare con la tua arte?

What are you trying to represent with your art?

Si parla tanto di crisi, ed in effetti basta accendere la TV ( per questo l' ho buttata)o ascoltare le lamentele della gente per strada che ti prende male e ti frena, frena i tuoi sogni, i tuoi talenti..e così si vive nella paura, e quando si ha paura ci si blocca.

Ma sai che la parola CRISI in cinese viene messa come ideogramma accanto alla parola OPPORTUNITA'?

Questa cosa mi è sempre piaciuta, perché ti da il potere di capovolgere le situazioni a tuo favore..anzi la crisi o problema che hai di fronte nasconde dietro di sé una importante lezione o prova da superare, quindi di crescita personale. Questo approccio mentale ti rende anche libero e non più schiavo delle situazioni. Diventano porte aperte.

Noi si usa dire; siamo con l' acqua alla gola, ed io dico impariamo a nuotare.

Per questo uso le icone artistiche, esse fungono da archetipi dove c' è una parte di te che si rispecchia indipendentemente da quale parte del mondo tu sia…

Ricevi molte critiche per quello che fai?

Do you recieve criticism for what you do?

Non lo so, non direttamente, ma sicuramente sì…l' uomo non ce la fa a non criticare gli altri..purtroppo.

Ritieni che il tuo lavoro sia illegale?

Do you consider your work to be illegal?

Beh, assolutamente si…il mio fare street art è più un arredamento urbano…cura nell' usare solo sportelli malconci, quelli perfettini appena verniciati li lascio fare, cura di metterli della stessa misura dello sportello…fa in modo che vengano visti di buon occhio anche da parte delle istituzioni

Hai mai affrontato conseguenze gravi a causa della tua arte?

Have you ever faced harsh consequences for your art?

Per ora no.. incrocio le dita.

Quando trovi il tempo di trasformare le tue idee in realtà?

When do you find the time to turn your ideas into reality?

Dipingere è il mio lavoro..ma detto questo, sono istintivo, e se ho un' idea è meglio se la realizzo subito, altrimenti rimane solo un' idea.

Pensi che smetterai mai di lavorare sulla street art e sperimentare un'altra forma d'arte?

Do you think you will ever stop working on street art and experiment another form of art?

Penso che è meglio non pensare, le situazioni migliori che ho vissuto nella mia vita sono avvenute senza pianificarle troppo…la vita va da sé…la natura fa da sé.

Non avrei mai pensato di fare street art..e invece eccomi qua.

Possibilissimo che la smetta anche…

Se si, quale?

If yes, which one?

Boh??

Tutto quello che facciamo può divenire arte…se la facciamo ad arte.

1)Come è nata l'idea di far indossare delle maschere da sub a grandi opere d'arte?

È successo tutto per caso, senza pensarci, in Spagna nel ottobre 2013.

A Cadaqúes ho dipinto il Pinho, figlio di amici miei, quasi per gioco.

L'ho dipinto sullo sportello del gas di fronte all' abitazione dei miei amici. A Cadaques è comune trovare sportelli dipinti dagli artisti locali, per di più con paesaggi marini, gli sportelli delle utenze.

Rientrato a Firenze, spinto da amici, dipinto la Monnalisa, La Dama con L'ermellino e Leonardo...per poi attaccarli in strada.

la notte del 5/6 novembre 2013, i cittadini di Oltrarno del quartiere di San Niccolò si svegliarono trovando una sorpresa. Alcuni sportelli dei servizi dell'acqua e del gas erano "ricoperti" da copie di dipinti firmati Blub. Ciascuna opera aveva le stesse caratteristiche del Pinho: maschera subacquea, bolle d'aria, e un colore di sfondo "classico" BLU. La notte tra il 4 e il 5 novembre 2013, era anche l'anniversario dell'inondazione a Firenze, fu la mia prima uscita notturna, senza neanche sognarmi di cosa o che effetto avrebbe avuto dalla gente.

Solo a distanza di settimane, ho realizzato che questa azione, agiva beneficamente...

_Ti ricordi il clima di quel periodo? "Sconforto, ondate di paura, lo spettro della crisi economica, una diffusa aria di disagio e di sconforto... tutto da trasformare in resilienza*

Ecco la trasformazione di uno sportello "anonimo" e deturpato in un arredo urbano grazie ad un omaggio ad icona storica. Con l'effetto di cambiamento netto di percezione su strada, una botta di colore, una sorpresa e subito un sorriso ..._

....un attimo di leggerezza, stimolato da un'opera d'arte, che però poi può trasformarsi in riflessione ... che si può guardare avanti a testa alta, sicuri che questa crisi incombente possa trasformarsi in una grande opportunità...come lo sanno fare molto bene le crisi.

Per questo ho iniziato a fare streetart. Io dipingevo già dal secolo scorso ... ;-)

2)E la frase "L'arte sa nuotare"? Forse l'arte come possibile via di salvezza?

Subito un sorriso, un attimo di leggerezza, poi le riflessioni più profonde.

Leggi questo articolo, mi rappresenta: "lo spirituale nell'arte come necessità"

vasilij-kandinskij-lo-spirituale-nellarte-come-necessita/

Non solo, l'arte è un ponte tra noi e la spiritualita, il divino

qualsiasi forma di arte (n.b: il pane fatto ad arte) fatta con amore, produce effetti positivi.

3) e tue opere prediligono, come collocazione, i piccoli sportelli che chiudono contatori enel e affini. Perché questa scelta?

Perchè l'arredo urbano di Cadaques, meritava di essere provato anche nei centri storici dei comuni toscani.

Degli sportelli anonimi, malmessi, danneggiati, arruggini, ... inosservati. Lo sai che nel cortile di Palazo Vecchio ne conti 13, di cui almeno 4 assolutamente selezionabili per realizzarci un Blub?

Pensa ad una coppia De Medici, posizionata sui due sportelli divisi dalla fontana, nel cortile secondario.

Ecco, un omaggio alla mia città, l'amministrazione lo gradisse, me lo sentirei di lasciarlo.

4)Come scegli i personaggi a cui far indossare il boccaglio?

Scelgo personaggi archetipi dell'arte, facilmente riconoscibili, che hanno manifestato un talento nella loro esistenza. Esseri umani che hanno comunicato attraverso l'arte, al mondo.

5) Nell'ottobre del 2016 il Comune di Firenze aveva approvato nuove e più "tolleranti" regole in materia di street art: 30 spazi liberi per i murales e i graffiti e anche spazi d'arte, dove il Comune con bandi ad hoc avrebbe permesso di realizzare grandi opere sul modello di quelle di Blu, Banksy, Keith Haring. A tutt'oggi il regolamento è fermo lì, non è stato attuato. In principio la difficoltà di individuare le aree, processo non ancora concluso e da cui per il momento è stata tolta l'area Unesco. Sono poi saltate fuori complicazioni legali: in caso di aree pubbliche da mettere a bando occorre rispettare le regole di sicurezza sui cantieri, prevedere sgravi per il suolo pubblico. Procedure non banali dal punto di vista burocratico. Cosa ne pensi?

... penso che smontare due sportelli di Palazzo Vecchio, e farmeli recapitare sia impresa da poco.

Riceverli indietro e montarli di nuovo, sia ugualmente fattibile.

Ecco, una volta visti montati, diciamo lasciati visibili al pubblico per un breve periodo, qualunque decisione venisse presa (lasciati o smontati e messi in un armadio chiuso) la accetterei senza fiatare. A fare l'omaggio, però, ci terrei davvero.

Allo stesso modo, mi farebbe piacere che anche la querelle con Clet, si concludesse con tanto buon senso.

Che il Comune chieda l'autorizzazione per collocare l'uomo comune su ponte alle Grazie e che il Comune accetti in dono l'opera dall'artista. Clet è un artista francese che ha scelto di vivere a Firenze, Clet è un amico.(Petizione, raccolta fondi per pagare multa etc etc)

IL rapporto tra gli artisti e la città direi è morboso. Pochi conoscono la città come gli artisti che la percorrono in lungo ed in largo. C'e grande rispetto per Firenze, nostro patrimonio prima che patrimonio dell'Unesco.

Tra gli artisti, è innata l'attenzione per l'intervento mirato (Vai al sasso di Dante, pensa al David di Anche vicino all'Accademia) ed il dibattito ull'uso delle colle vegetali è aperto da oltre un anno.

Poi, in qualche strada come via Toscanella, In alcuni stretti chiassi, nella Firenze nascosta, alcuni interventi sui muri

graditi e richiesti dagli abitanti e dalle attività commerciali. Piccoli tratti cittadini, strade buie e prive di interesse, pensa a via del gomitolo dell'oro in zona mercato centrale.

Mi vien voglia di chiederti se Firenze merita un percorso di street art ...

6)Nelle strade del centro di Torino invece delle panchine e fiorere antiterrorismo sono state Adottate barriere artistiche con opere di street artist. Cosa ne pensi? Questo sistema non poteva essere adottato anche a Firenze?

Geniale e replicabile ovunque. Resilienza.

7)Come definiresti la scena della street art fiorentina?

"Il nuovo Rinascimento"

#UNITYWANTED https://www.instagram.com/p/BNwv2fWFuF5/?taken-at=190660801387118

ed ancora #carlabru (quella della locandina del queer) #8Nian8 #Incursionidecorative #Animelle tutte giovani/o meno giovani donne

Grande rispetto e stima per tutti, compresi coloro che non approvano il mio stile di streetart (Informo che il Courbet di Piazza Ognisanti, Il Leonardo di Piaza felicità, tutti gli angeli di Oltrarno, sono restaurati a mano...)

Così come i salvataggi di Presto di San Martino e via Maffia, li ho fatti volentieri....

8)La mostra espone opere di street art di contenuto queer. Che rapporto c'è tra street art e il tema dell'omosessualità? Non mi sembra che ricorra come argomento di opere di street art, o è vero il contrario?

Il rapporto che c'è tra la streetart, o arte in generale, e l'umanità in genere...con o senza omosessualità.

E poi...non sapevo che si dovesse seguire un argomento per fare arte/streetart/musica..ecc..ecc..

Cmq, espongo Armani, Freddie, Leonardo da Vinci ed il personaggio nuovo, tutti personaggi queer...

(O forse non ho capito la domanda?)

9)Raccontaci la tua opera che sarà esposta alle Murate?

Metallica/colorata!!

10)C'è chi definisce la street art eccesivamente "machista". Che ne pensi?

Mah....non ho pregiudizi. Ahahah

11) Tu hai fatto il grande salto: come Clet, disponi di una galleria dove è possibile acquistare le tue opere. Perché questa scelta? Per i duri e puri la street art inizia e finisce per la strada, non in opere da mettere in vendita.

Sì certo, un salto nel vuoto ... hahaha

Fino al 2015 ho ciondolato, si dice a Firenze.

Dal 2015, sospinto dalle persone, aiutato da estranei entusiasti di questi miei istintivi interventi, ho iniziato a mettermi in gioco davvero. Ma non esattamente come Clet, anzi.

Io vendo le mie opere da solo, dipingo un solo originale per soggetto.

Dal 2015 ho iniziato ad uscire da Firenze, ed ho eseguito interventi in numerosi comuni toscani, da Sansepolcro a Pontremoli, passando da Arezzo, San Gimignano, Monteriggioni, Lucca Pisa. Poi sono uscito dalla Toscana, sono Passato dalla Sardegna al Piemonte, Dal Veneto all'Emilia Romagna, alla Puglia. Ho visitato Alghero, Torino, Rimini, Foggia Venezia Ferrara Burano. In alcune città dove passo, mi appoggio e lascio in una galleria, copie delle mie opere.

12)C'è chi sostiene che esporre opere di street art in una mostra significa snaturarle. Tu che ne pensi?

Per me street art è condividere, a mie spese, una opera che sarebbe appannaggio di un solo unico acquirente.

L'opera che presenterò domani, è a New York da oltre 5 settimane...., non presento l'opera alle murate per venderla, l'opera è già venduta. Partecipo perchè invitato, perchè il soggetto yankee del quadro, merita una "presentazione" a Firenze... perchè ancora una volta, mi auguro di incassare sorrisi a raffica per le strade della città...

1. Come le è venuta l'idea delle maschere da sub?

Tutto è nato nella tarda estate 2013 in Spagna a Cadaques, per caso, accogliendo una richiesta di una famiglia

del posto. Ebbi una ispirazzione, favorita dal luogo incantevole, il buon vino con la luna che si rispecchiava nella baia.

Dipinsi in uno sportello della loro recinzione esterna l'immagine di un bambino riccioluto con la naschera da sub

ispirandomi al loro figlio.

Rientrato a Firenze, per gioco, ho mascherato la Gioconda, poi la Dama con l'ermellino, infine Leonardo da Vinci.

La mia prima triade di opere.

Su stimolo di amici, scansionai le opere ed una notte, in loro compagnia, per la prima volta, le attaccai

negli sportelli esterni nel quartiere di San Niccolò a Firenze, il quartiere degli artisti. Era il 5 novembre 2013

nella nostra semplicità era un modo per ricordare l'alluvione ed il salvataggio di Firenze e delle sue opere

dalle acque che avevano sommerso la città. "L'arte non affoga" divenne quel giorno "L'arte sa nuotare".

2. Qual è stato il suo primo lavoro?

Ho mascherato la Gioconda, poi la Dama con l'ermellino, infine Leonardo da Vinci.

La mia prima triade di opere.

3. Da allora come mai niente più dipinti realizzati direttamente sui muri?

Ho sempre dipinto su tela, mai sui muri.

Il confine tra arte e streetart (comprensiva del vasto mondo dei writers) come quello tra centro e periferia della città, è spesso soggettivo.

Personalmente fin dall'inizio ho scelto gli sportelli, uso colla totalmente vegetale, prediligo sportelli già "conciati male"

imbrattati e realizzo coperture di misura precisa.

Fa piacere vedere che spesso ora le opere di altri artisti non sono piu sui muri.

Credo che l'esperien<a di Firenze dimostri che è possibile creare un dialogo tra istituzioni ed artisti

In questo senso ho appreato la creazione di un regolamento sulla streetart dedicato ed auspico che anche a Firenze ci siano strade dedicate, un pò come a Barcellona ed in altre città europee.

4. Personaggi storici, quadri famosi, artisti, attori del cinema, perfino calciatori: lei rappresenta davvero di tutto. Come sceglie i suoi soggetti?

....

5. Cosa vuole esprimere dando ai suoi personaggi una maschera da sub?

Nonostante le difficoltà, la crisi , se riusciamo a valorizzare il nostro Paese e le sue bellezze, se ci ispiriamo alla nostra cultura secolare, è possibile andare avanti, migliorare e trasformare la crisi in opportunità. L'invito è quello di porsi di fronte alla realtà, con un altro spirito, di imparare a vedere oltre, sempre con un sorriso.

6. Continuerà con le maschere o pensa che troverà altri modi per esprimere il suo messaggio?

Si, la maschera come mezzo per trasformare le nostre paure ed ansie in fiducia e positività.

7. Prevede che saremo ancora "con l'acqua alla gola", come i protagonisti dei suoi dipinti?

L'acqua alla gola non fa paura, se l'arte sa nuotare....

8. Crede che la gente conosca i suoi lavori più perché li ha incontrati per strada o grazie al web?

Credo che le persone, si interessino a Blub solo dopo averlo incontrato per strada. I social sono per me solo un modo per far sapere che ho realizzato una nuova opera, ma mi rendo conto grazie al contributo dei miei amici di Blubfriends di aere molto seguito nel web. Fa piacere.

9.Qual è il futuro per gli artisti emergenti? Strade fisiche o digitali?

10. Perché ha sentito la necessità di esprimersi legando direttamente i suoi lavori ad un luogo? Cadaqués, Roma e poi Firenze (mi scuso se ho dimenticato qualche città) Come mai questi sono i luoghi dei suoi dipinti? Quanto la influenza la città in cui si trova?

Nella mia prima risposta, trovi il "Fil rouge". A Cadaques, in vacanza, il primo Blub. A Firenze perchè è la mia città.

La mia ambizione è quella di visitare tante città in molte regioni.

Firenze il mio teatro naturale poi Cadaques Londra, Bruxelles Roma Sansepolcro Torino Foggia Lucca Pisa

11.Protetto dal suo anonimato, le è mai capitato di appostarsi per vedere la reazione delle persone?

Se sì: com'è andata?

Se no: pensa che un giorno lo farebbe?

Non mi sono mai appostato. Camminando per strada, mi capita spesso come comune cittadino di incontrare persone ferme a scattare una foto, a commentare il soggetto e non ti nascondo che mi fa sempre molto piacere, vedere le persone sorridere ed apprezzare, divertendosi.

  1. Talk us about your personal experience, about some troubles you've had to fight with in some point of your career, such us prohibitions or complains of the administration of the cities you've made an artwork in. Have they ever been removed from the support?

    I am born as an artist, I paint for years on the road and only for a few years, by chance,

I also become streetartist. I am very careful when I work, I like to improve, not to get worse.

For now, the administrations do not complain, though, in some cases they will ring and congratulate.

  1. What reasons lead you to start in this?

It happened without thinking about it, in Spain in September 2013. It started in play. It went on for a game back in Florence. This time thinking about it, I started in the night between 4 and 5 November 2013, the anniversary of the flood in Florence.

  1. What meanings do you want to put in your art?

Art can swim ...

  1. What are your motivations?

The motivations over time have increased. At first a game, then a tribute to my city, a message of hope in a complicated, difficult time, crisis.

The desire to tear a smile on my fellow citizens, the desire to convey the thought that crisis can become an opportunity.

  1. Is urban art so different from academic art?

Knowing how to express on the road, as a study, demonstrates the artist's multi-faceted ability. Come on, the streetart. The study, academic or self-taught, is always at the base of the works.

  1. Traditionally, urban art has been viewed as vandalism, and linked to violence. Would you say this is changing?

My experience is communal, regional, national, and European. As far as I'm concerned, I have never considered streetart vandalism in Florence, although some posters are removed by building owners, or some works on the walls are being wiped and the walls repainted.Many wall paintings in Florence are still respected for years. It depends on the type of intervention, the area of the city, the invasiveness of the work.

  1. Since nowadays, urban art is kind of a non-academic art, it's not studied or analyzed (so far as thesis and university projects). Is this changing? Would yo say this would kill the essence of urban art? What about putting the urban artworks in museums?

A multiple question that I try to answer clearly. If the work or artist deserves it, it is also fair to bring it and expose it to a museum. That said, the road itself can become a museum, and the work gets the proper protection where it is located. For example Keith Haring Murale Tuttomondo/ If you think so well, I'm trying to make the reverse. I'm trying to bring the most famous works from museums to the streets.

I have in mind a great collaboration project with museums and their book shop, which would answer a number of multiple requests. As soon as I start I will talk to you with pleasure.

  1. It is said that graffiti is not a real art. What would you say?

I know that behind a graffiti there is a character study. It is a form of art that respect, passage. Your TAG is the first way to express yourself. All right. To be artists though, then it needs to evolve. After the affirmation of your ego, what do you have to say?

  1. Do you think urban art is more or less attached to the context and implicated in it than academic art?

Everything that emotions deserves. The difference between the two forms is just one. Learning about academic art, you know that you will meet it, often travel to see it. Street art, takes you by surprise, is unexpected. You do not know the author, you have to inform.

  1. How would you define your artworks? We have learned that there's a type of urban art, called post-graffiti that goes way further than graffiti. What do you know and think about this stile? Would you put your works in this classification?

Right from the start, I carefully chosen where to put my works. The selection of the road, and in the street, of the most suitable door has always been important. In the last year and a half, leaving Florence, I have always carefully prepared my art insemination in other Italian cities. Urban furniture, tribute to a character dedicated to that city, education to the beautiful, joy of the children in search of them around the city. In Firenze I'm not the only one to use posters, many other streetartists use this technique and many of us use natural herbs. Florence is a UNESCO World Heritage Site.

  1. We have learned that one of the things that urban art claims is the apropiation of public space by big brands and other particulars that use it as a support of advertising. But, doesn't urban art does the same?

No. There are two distant things.

  1. Do you know about some specific laws about graffiti and urban art?

Yes, I know attempts to regulate streetart. In Florence a few months ago, the municipal administration approved a regulation dedicated to streetart. Me and other artists are in contact with some of the administration's representatives and we are discussing how to select some downtown streets, now degraded or available to welcome works. Another argument on the table, only the windows and the doors closed of palaces not bound by the superintendence. The idea is to apply the Barcelona model, suggested by Rebobinart, with whom I have been in contact for about a year.

  1. Are you planning coming to Barcelona?

Yes, sure. I will paint in Barcelona at the end of this year. Rebobinart, they are currently working on a project called "Wallspot" (previously "Murs Lliures" which means "Free Walls" in Catalan). "Wallspot" is a system (website + phone application) which manages the walls on which it is possible to paint legally in Barcelona. The artists choose a wall in the list proposed by the application and the system gives them a booking. Then, the artists can used the software to upload pictures and to share their works. This system is available for everyone. Their objective is to democratize the urban art and to extend internationally this system.

In order to understand better their project, I invite you to watch this video

Blub Webpages

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